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Strage ferroviaria, il 22 aprile una marcia per ricordare le vittime

La Redazione
Marea umana in strada. Le immagini della fiaccolata in memoria delle vittime
L'appuntamento è alle 10, poi il corteo seguirà questo percorso: piazza Cesare Battisti, via Giuseppe di Vittorio, viale Diaz, via Paolucci. Verranno letti i nomi delle vittime e saranno lanciati dei palloncini bianchi
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Il prossimo 22 aprile tornerà in piazza l’associazione Astip a Corato per ricordare le 23 vittime del disastro ferroviario del 12 luglio 2016.

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«La sicurezza – spiega la presidente, Daniela Castellano – è un diritto dei cittadini, ma il 12 luglio 2016 è stato negato a 23 persone, morte nell’impatto violento, causato da uno scontro frontale tra due treni sulla tratta Andria-Corato.

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Da allora, la sicurezza, non è ancora garantita per l’intera comunità della Bari nord. Troviamo, oltremodo, scandaloso che gli studenti viaggino con autobus vecchi e privi di sicurezza. Troviamo, oltremodo, inaccettabile che i pendolari debbano ogni mattina partire all’alba per raggiungere i loro posti di lavoro, a Bari.

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Dal 12 luglio 2016 per raggiungere Bari da Barletta ci vogliono almeno due ore con cambi frequenti tra mezzi su gomma e mezzi su ferro. Dal 12 luglio 2016 non è ancora garantita la sicurezza sul lavoro.

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Scendiamo in piazza per chiedere alle istituzioni di prendere immediati provvedimenti. Scendiamo in piazza per dire “basta morti”. Ringraziamo il sindaco di Corato, Massimo Mazzilli e tutta la città per la continua partecipazione al nostro grave lutto».

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L’appuntamento è alle 10, poi il corteo seguirà questo percorso: piazza Cesare Battisti, via Giuseppe di Vittorio, viale Diaz, via Paolucci. Verranno letti i nomi delle vittime e saranno lanciati dei palloncini bianchi. «La manifestazione – tengono a sottolineare gli organizzatori – non avrà nessun colore politico».

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La nota del movimento Noi Con Salvini Corato
n«A causare quella strage – scrivono dal partito – furono l’inadeguatezza e la superficialità con cui veniva gestito il traffico dei treni, con sistemi di sicurezza che definire scandalosamente inadeguati è poco. Ma quello che è avvenuto dopo è, se possibile, ancora più scandaloso: tra Andria e Ruvo si viaggia in pullman sovraffollati e potenzialmente ancora più pericolosi delle vetture ferroviarie, e fino a Bari i treni marciano a soli 50 km/h perché ancora non si sa quando verranno installati nuovi sistemi di sicurezza.

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Come se questo non bastasse, non è stato ancora individuato nessun responsabile. I morti e i feriti attendono ancora giustizia. Le istituzioni non si sono mosse nemmeno di fronte alle interrogazioni parlamentari dell' On. Angelo Attaguile, e l’unico leader di livello nazionale ad avere espresso concreta solidarietà alle vittime è stato Matteo Salvini che nel corso della sua visita a Corato del 22 ottobre scorso visitò la stazione di Corato e incontrò i membri dell’Associazione.

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Il 22 aprile prossimo si scenderà in piazza per non dimenticare, per chiedere giustizia, sicurezza per chi ogni giorno va a lavorare, per non dimenticare e fare in modo che queste stragi assurde non avvengano più».

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martedì 28 Marzo 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 13:39)

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