Il tumore ovarico è un killer silenzioso da cui bisogna difendersi. Per questo oggi a partire dalle 8.30, presso la sede della Regeneration Home in via della Macina, si terrà un seminario dal titolo “Il carcinoma ovarico: killer silenzioso. Prevenzione e diagnosi”.
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L’iniziativa gode del patrocinio di Asl Ba, AslBat, Ares Puglia, Acto, Ladigalà, Fidapa Bpw Italy sezione di Corato, con il contributo di AstraZeneca.
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Il seminario è rivolto alle donne, innanzitutto, e a 100 medici chirurghi specialisti in oncologia, ostetricia e ginecologia, medici di medicina generale e farmacisti. Avrà una durata di 7 ore, con una valenza di 7 crediti formativi. La partecipazione a tutte le sessioni scientifiche è gratuita, previa registrazione, e garantisce il rilascio di un attestato di partecipazione finale per la certificazione dei crediti.
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Interverranno: Abbaticchio Ludovico, membro del CdA dell’Aifa; Ettore Attolini, direttore programmazione e assistenza ospedaliera Ares Puglia; Gennaro Cormio, ricercatore confermato di ginecologia e ostetricia dell'azienda universitaria consorziale del Policlinico di Bari; Annamaria Ferretti, giornalista e direttore di ilikepuglia.it, esperta in education media; Adele Leone, presidente Acto Puglia; Vito Lorusso, direttore U.O.C. Oncologia medica dell’Irccs dell'ospedale oncologico di Bari; Iole Natalicchio, dirigente biologico, laboratorio di oncologia molecolare e farmacigenomica dell’azienda ospedaliero-universitaria "Ospedali riuniti" di Foggia; Valentina Padolecchia, volontaria presso l'U.O. di psicologia clinica dell’azienda universitaria consorziale del Policlinico di Bari; Giovanni Riganti, presidente dell’associazione medico scientifica coratina; Milena Ruccia, dirigente medico dell'area programmazione e assistenza ospedaliera Ares Puglia.
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Sarà presente, inoltre, la food blogger Nunzia Bellomo, che curerà il catering pensato per l’occasione con Giuvida catering e bancheting.
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«Il carcinoma ovarico – scrivono gli organizzatori – è il sesto tumore più diffuso tra le donne ed è il più grave, rientrando tra le prime cinque cause di morte per tumore tra le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. Nonostante la sua aggressività, spesso fatale, è conosciuto soltanto da meno di un’italiana su tre: solo il 20% lo considera molto pericoloso e solo una donna su cinque ne sa riconoscere le prime avvisaglie, mentre la maggioranza delle connazionali non attribuisce sufficiente importanza alla diagnosi tempestiva, oggi l’unica arma a disposizione per combattere la malattia con buone possibilità di guarigione.
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Ogni anno, nel mondo, il cancro ovarico colpisce oltre 250mila donne e ne uccide 150mila. È più frequente nella popolazione caucasica, nei Paesi dell’Europa nord occidentale e negli Usa, assai meno frequente nei Paesi asiatici, africani, sudamericani. In Europa rappresenta il 5% di tutti i tumori femminili.
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In Italia circa 37mila donne convivono con questo tumore, ogni anno si diagnosticano 6mila nuovi casi e, secondo il Registro tumori, il numero delle nuove diagnosi è in crescita. È fondamentale, dunque, divulgare informazioni sull’argomento, al fine di rendere consapevoli le donne su una patologia paragonata dai medici ad un “killer silenzioso”, poiché i sintomi sono spesso così impercettibili da sembrare normali o solo comuni fastidi».
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«Si ringraziano le associazioni impegnate nelle attività di promozione sociale e culturale sul territorio che hanno aderito all’iniziativa: Ladigalà, nella figura della presidente Francesca Di Ciommo, e la Fidapa Bpw Italy di Corato, con la presidente Angela Quinto» concludono gli organizzatori.
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