L'esperienza

«Si può essere felici con un bimbo Down»

Ingrid Vernice
Nunzio Calò ospite del Rotary Club di Corato
Nunzio Calò ospite del Rotary Club di Corato in occasione della 12esima giornata mondiale della sindrome di Down
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«Se riesco a far comprendere, anche ad una sola persona, che si può essere felici, con e per un bimbo down, ho raggiunto il mio scopo».

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Queste le prime parole di Nunzio Calò, ospite martedì del Rotary Club di Corato, per la 12esima giornata mondiale della sindrome di Down. Calò ha parlato della sua esperienza come genitore di un bambino affetto da sindrome di Down, delle incertezze che ha per il futuro di suo figlio Vittorio e dell’accettazione che per alcuni può risultare molto difficoltosa.

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«Da tempo non sono più Nunzio Calò, la maggior parte delle persone mi conosce perché sono il papà di Vittorio. Quando hai un figlio down tutto il resto passa in secondo piano, perché lui ha bisogno di tutta la tua attenzione, fino a diventare il centro del tuo mondo. Vittorio non è un bimbo come gli altri, ha tempi diversi, abilità diverse, difficoltà di comunicazione, ma non per questo è un bambino infelice.

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Anzi credo sia molto felice, noi cerchiamo di fargli fare cose che ama, per esempio lo sport (il nuoto in particolare), cerchiamo di porre le basi per la sua futura autonomia e sogniamo per lui un posto che percepisca come casa, dove sia libero di togliersi le scarpe, come fa di solito nei luoghi in cui è a suo agio, quando un giorno io e mia moglie non saremo più qui ad occuparci di lui».

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Essere padre di Vittorio è tutto questo, ma anche trovarsi a diventare presidente dell’associazione "Gocce nell’oceano", che è al fianco dei ragazzi disabili e delle loro famiglie, ed improvvisarsi scrittore del volume “Non è come sui libri”, in cui Nunzio Calò racconta con delicatezza e verità la vita condivisa con il suo piccolo.

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Come "Gocce nell’oceano"
nÈ un’associazione di promozione sociale che si occupa dei bambini disabili e delle loro famiglie. L’intero consiglio di amministrazione è composto da genitori di bambini disabili. La decisione di costituirla è stata presa durante i giorni del Coraton 2008, in occasione dell’esibizione di danzaterapia curata da Maria Giovanna Mascolo, che vide la partecipazione di cinque bambini attualmente seguiti dall’associazione.

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Nonostante i dubbi e le paure iniziali, Calò decide di creare l’associazione che prende il nome di Gocce nell’oceano, anche se in realtà aveva optato per un nome diverso, Terra mia, per ristabilire una connessione con la terra di origine, dato che le famiglie, e di conseguenza i bimbi down, sono costretti a girare l’Italia in lungo ed in largo per recarsi da medici e strutture specializzate.

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«Sicuramente genitori organizzati trovano minori difficoltà nel raggiungimento di obiettivi, rispetto a genitori che, invece, rimangono isolati. È questo uno dei punti di forza della nostra associazione; lo stesso clima di serenità tra i membri costituisce la conferma che questa era la strada giusta da intraprendere e speriamo che sia d’esempio per tanti altri».

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"Non è come sui libri"
nIl libro nasce quasi per caso, quando Nunzio Calò e sua moglie, Enza Mastromauro, vengono invitati in Rai per parlare della loro esperienza di genitori che nonostante la diagnosi prenatale, hanno scelto di portare avanti la gravidanza di un bambino con sindrome di down. Questa scelta risulta totalmente opposta alla frase pronunciata da un noto scienziato britannico «abort it and try again. It would be immoral to bring it into the world if you have the choice»: «abortiscilo e riprova ancora. Sarebbe immorale metterlo al mondo se puoi scegliere».

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Per Nunzio e sua moglie la sindrome di Down non è come la descrivono sui libri, ci saranno sicuramente momenti di sconforto e di difficoltà, ma tante saranno anche le soddisfazioni per un piccolo progresso e l’amore puro che si riceverà in cambio. Solo chi non ha mai vissuto con un bambino Down (e magari si è accontentato della lettura dei manuali di medicina) può consigliare a una mamma in attesa di abortire e rinunciare a tutto questo.

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giovedì 23 Marzo 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 14:04)

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rosanna
rosanna
7 anni fa

Vero amore di genitore!