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Amatrice ringrazia Corato. Foto e video

Marianna Lotito
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Amatrice ringrazia Corato
Le testimonianze degli abitanti del luogo e dei volontari del gruppo "Io non crollo" che questa mattina hanno consegnato alimenti e beni di prima necessità per i paesi terremotati
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Obiettivo raggiunto. Questa mattina, dopo sette ore di viaggio, sono arrivati a destinazione i tre camion partiti dalla Puglia alla volta di Amatrice.

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Hanno trasportato tutti gli aiuti raccolti a Corato, Ruvo, Polignano a mare, Monopoli, Triggianello e Cassano Murge. Alimenti, materiale da combustione, coperte, giochi e mangime per animali sono stati consegnati a Davide Girolami che – insieme al papà Marino, alla mamma Angela Pica e all’amico Benedetto Guerrini – fa parte del gruppo “Io non crollo”, una realtà nata su facebook e diventata una vera e propria squadra scesa in campo per la solidarietà.

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Così come avevamo annunciato Alessandra Eviani, la coratina che è diventata referente di Bari per “Io non crollo”, ha viaggiato insieme a Giulio Mazzone che ha messo a disposizione il suo camion dedicato a Santa Rita da Cascia.

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Il deposito degli aiuti
nTutto il materiale raccolto è stato sistemato «nell’unico magazzino rimasto in piedi» ci spiega Davide Girolami per telefono. «Da settembre – aggiunge – lo abbiamo messo a disposizione di tutti. Qui a Crognale (una frazione di Amatrice, ndr) siamo circa un centinaio di famiglie e in tutto forse sono solo 2 o 3 le case ancora agibili. Una di queste è la nostra, è fatta di legno».

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«Riesco a dormire al massimo tre ore a notte – ammette Angela – in cucina, sul divano. Ho paura».

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La gente pranza e cena nelle mense: solo la colazione – a mala pena – si riesce a fare “a casa”, o meglio nelle roulotte o nei container.

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«Appena arrivano gli aiuti avvisiamo i nostri compaesani e loro vengono a prenderli. Oppure – aggiunge Davide – andiamo noi direttamente a consegnarli perché ci sono persone che non riescono a spostarsi».

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Oltre alle persone c’è anche il bestiame. «Noi abbiamo una piccola azienda a conduzione familiare – spiega Davide – e in tutta la zona, nel raggio di una decina di paesini, ce ne saranno in tutto una ventina. Ognuno di noi ha dai 50 ai 100 capi di bestiame. Dopo essere stati isolati per quattro giorni però, abbiamo dovuto buttare tutta la relativa produzione di latte.

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Il capannone in cui tenere al riparo i nostri animali è ancora salvo, ce lo ha fatto arrivare lo Stato. Cerchiamo di dare a chi ne ha bisogno il mangime sufficiente per un mese, per questo ribadiamo che ora non ha senso donare soldi. È molto più utile il cibo, sia per le persone che per gli animali. Il grazie da dire alla Puglia è immenso: ci avete riempito il magazzino».

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Come sempre accade, a ricevere è anche chi dà
n«Sono rimasta davvero colpita dall’umiltà e dalla generosità delle persone che ho incontrato» commenta Alessandra Eviani. «Si sono commossi per quello che hanno ricevuto, “questa è l’Italia” ha detto il papà di Davide. Nella sua mamma ho trovato tanta tenacia, tanta grinta: appena ha visto cosa aveva a disposizione ha iniziato a fare telefonate.

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Le prime famiglie sono arrivate mentre ancora stavamo scaricando. Abbiamo evitato di fotografarli ma vi assicuro che è stato bello incontrare ognuno di loro. Non so davvero dove trovino la forza. Ogni rumore, anche il meno sonoro, qui fa paura. Venendo abbiamo visto le strade disastrate e le case crollate, scenari impossibili da dimenticare.

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Domani il sindaco di Belmonte raggiungerà il magazzino per portare nel suo paese una parte degli aiuti arrivati dalla Puglia, ci ha appena chiamati per dircelo: purtroppo con i camion non riuscivamo ad arrivare, servono mezzi adatti per spostarsi su questa neve.

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Sarei rimasta qui a dare una mano se fosse stato possibile – conclude Alessandra – di una cosa sono certa: tornerò. Umanamente, oltre che per il piccolo servizio svolto, è davvero una esperienza che vale la pena fare».

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giovedì 26 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 17:08)

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luisa masciave’
luisa masciave’
7 anni fa

io penso che donare sia il minimo che si puo’ fare…..quante volte si comprano cose futili..e poi si ha paura di donare a chi nei panni degli altri nn e mai stato…

Katia  Miscioscia
Katia Miscioscia
7 anni fa

Vorrei dire a quelle tante persone iperbenestanti di contribuire a queste importantissime cose che si ricordano per tutta la vita e di non eccedere e spendere sempre nel lusso e nello strafare!!