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Illuminiamo la ”Puglia Imperiale”, in arrivo 300mila euro dal Ministero

La Redazione
Castel del monte
Corato è il Comune capofila del progetto condiviso con Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli
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Un altro disco verde da Roma. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche ha accordato un contributo di 300mila euro al progetto «Illuminiamo la ''Puglia Imperiale'': viaggio nelle terre di Federico II tra storia miti e leggende» per cui Corato è il Comune capofila.

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I 13 Comuni limitrofi dell’area nord barese ofantina (“area turisticamente rilevante” individuata dalla Regione Puglia con DGR. n. 2873/2012) con il supporto tecnico e progettuale del Patto Territoriale NBO, hanno candidato una proposta condivisa, aderendo all’ Avviso pubblico del Ministero per la “Selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia”, nell’ambito del “Piano di Azione e Coesione 2007-2013 – Interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale – Linea di Azione 2 “Progettazione per la Cultura”.

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Oltre Corato, Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli. Insieme rappresentano un tessuto identitario, culturale, storico e paesaggistico, con forti tratti di omogeneità, con una consolidata esperienza pluriennale di progetti integrati condivisi “dal basso”, nella quale si concentrano numerosi attrattori culturali di valore straordinario. 

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Fra tutti il fulcro di Castel del Monte, simbolo della Puglia nel mondo e patrimonio Unesco.

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Gli interventi del progetto sono finalizzati a sostenere la cooperazione istituzionale tra i Comuni e con gli altri Enti pubblici e i soggetti del partenariato; ad aumentare la fruizione del patrimonio culturale da parte di più ampie fasce di utenza, incrementando la dotazione di servizi e di iniziative di fruizione esperienziale ed emozionale (laboratori didattici, mostre di arte contemporanea, convegni, rappresentazioni teatrali, concerti); a ridurre il divario esistente tra grandi attrattori e siti meno conosciuti incrementando la comunicazione e promozione esterna, integrando le attività di promozione in forma congiunta tra beni primari e “secondari” con i prodotti della filiera enogastronomica. 

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La strategia generale di sviluppo locale è imperniata su interventi per la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, ambientale e paesaggistico, secondo tre direttrici e ambiti di azione: coordinamento e integrazione dei servizi di fruizione per orientare le attività degli operatori verso il conseguimento della migliore esperienza globale del visitatore (cittadino e turista); collegamenti e connessioni materiali e immateriali tra i grandi attrattori e quelli meno conosciuti e tra i beni culturali in ambito urbano e rurale e le altre filiere produttive tipiche, per diversificare e rendere più appetibile l’offerta, anche ai turisti, con l’obiettivo economico di allungare la permanenza media e massimizzare il livello di spesa pro-capite per consumi culturali; “Brand identity” dell’area di “attrazione strategica” in termini di posizionamento dell’offerta verso specifici target di domanda, per aumentare l’affetto territoriale della comunità e favorire l’inserimento competitivo della destinazione nei circuiti internazionali del turismo culturale.

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venerdì 20 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 17:32)

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