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Un coratino al fianco di D’Annunzio e Croce. La storia di Vinci Verginelli

La Redazione
Vinci Verginelli
Domani alle 18 al liceo Oriani la presentazione del libro "Vinci Verginelli, una vita per la poesia, la scuola e la cultura", curato dai professori Enzo Tota e Vito Di Chio
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Omaggio al coratino Vinci Verginelli. Per il trentennale dalla sua morte, l’associazione culturale Fos e la Secop edizioni hanno organizzato per domani, 18 gennaio, un incontro in collaborazione con l’istituto d’istruzione superiore “Oriani-Tandoi” con il patrocinio del Comune di Corato.

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L’appuntamento dedicato a Verginelli mira a riscoprire l’importante intellettuale del secolo scorso sia per il suo ammirevole valore artistico e umano, che per il suo luminoso esempio di autentico altruismo. A partire dalle 18 presso il liceo "Oriani", dopo i saluti del sindaco Mazzilli e della dirigente Angela Adduci, a parlarne saranno i docenti Vito Di Chio ed Enzo Tota insieme al maestro Nicola Scardicchio. Le letture di alcuni brani saranno affidati a Zaccaria Gallo e Anna Mininno.

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A moderare l’incontro sarà la portavoce della casa editrice Secop, Raffaella Leone.

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Cosa ha spinto la casa editrice a pubblicare quest’opera?
n«Alle soglie di un nuovo anno appena iniziato, una riflessione s’impone: abbiamo bisogno di stelle comete, molto più che di stelle cadenti. Abbiamo bisogno di punti di riferimento, piuttosto che di altri desideri da soddisfare. Abbiamo bisogno di ritrovare la strada di una rinnovata umanità, capace di gesti di autentico altruismo, di cura dell’altro, di attenzione alle necessità degli altri, più che di ripetuti gesti di individualismo.

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Abbiamo bisogno di gesti semplici, ma fondamentali per lasciare eredità d’affetti. Ma chi prendere come modello? Quale stella seguire? Su quale scia orientare il nostro viaggio? È più facile guardare ad un cielo senza stelle in realtà, oggi, nel nostro vuoto esistenziale, che salire in groppa ad un cammello con fiducia. Con lungimiranza.

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Eppure ci sono figure/stelle comete a cui guardare con fiducia perché esempi luminosi di grandissimo valore umano e culturale. A volte, capita di non conoscerle o forse più spesso di non riconoscerle ma che, per fortuna, sono persone e personalità che ci vengono restituite dai libri, luoghi di incontri straordinari per eccellenza. Incontri luminosi, così come è capitato a noi, leggendo il manoscritto del volume “Vinci Verginelli, una vita per la poesia, la scuola e la cultura”, curato dai professori Enzo Tota e Vito Di Chio, intuendo subito che si trattava di un importante libro per il nostro paese.

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Una sapida e puntuale raccolta di contributi, documenti, notizie, frutto di un lungo periodo di studi e ricerche sulla figura di un uomo straordinario, nato a Corato, partito adolescente per combattere accanto a Gabriele D’annunzio nella campagna di Fiume, frequentatore della casa di Benedetto Croce e diventato poi l’amico fraterno di Nino Rota a Roma.

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Vinci Verginelli, un intellettuale, poeta, scrittore e uomo di grande cultura e soprattutto di elevata statura morale. Un uomo per cui vale la pena di rispolverare un sano campanilismo, che parli della fierezza di saperlo sempre presente e vivo, perché mai si è staccato con il cuore dal suo paese, a cui lascia questi intensi versi: fra quattro torri un rosso cuore accampi, / paese mio, / e sogni ancora, sognati sogni avvampi / al petto mio, / nido natio!

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Ecco, in occasione del 30esimo anniversario della sua morte, Vinci Verginelli, in questo libro, torna al nostro cuore. Perché è ancora nido il suo paese natio».

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martedì 17 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 17:35)

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