Così come annunciato, oggi è stato eletto il nuovo esecutivo del Forum dei Giovani del Comune di Corato.
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L’assemblea all’unanimità ha scelto il suo nuovo presidente, per la prima volta una donna: Antonella Avella. A passarle il testimone è il presidente uscente, Luigi Menduni, scelto per ricoprire il ruolo di segretario generale. Davide De Palo é stato eletto invece come vicepresidente.
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Sulla base delle fasce d'età, fanno parte dell'esecutivo anche Francesco Maldera, Manuela Ieva, Giuseppe Mattia, Valerio Olivieri e Aldo Menduni.
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Presenti all'elezione gli assessori Mara Zezza (pubblica istruzione e politiche giovanili) e Antonella Rosito (servizi sociali e pari opportunità).
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L’assemblea plenaria è iniziata con il saluto del presidente uscente Luigi Menduni che ha ripercorso in rapida rassegna l'impegno profuso dall'intero Forum sotto il suo coordinamento durante gli ultimi due anni con delle iniziative focalizzate su talenti e sbocchi professionalizzanti ed internazionali. L'auspicio è che possa essere sviluppato un apposito fondo per le attività da svolgere in ambito politiche giovanili.
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A nome dell'amministrazione comunale Mara Zezza, assessore alla pubblica istruzione e politiche giovanili, ha ringraziato il Forum per la grande carica propositiva sviluppata e per l'ottimo dialogo instaurato con il suo assessorato e con l'intera amministrazione attraverso le varie iniziative. Zezza ha infine confermato l'impegno a continuare a lavorare affianco del Forum, condividendo prospettive per il mondo giovanile.
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Le prime parole del presidente Antonella Avella sono state di ringraziamento, con la «promessa di continuare a consolidare l'importanza di questo organo vitale per Corato. Sarà importante sempre il contributo di tutti, un contributo da continuare a rafforzare perché le speranze ed il futuro di noi giovani devono trovare ancora una volta concretezza».
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Il sindaco Massimo Mazzilli ha definito il Forum «un organo essenziale e consolidato nel dialogo con l'amministrazione» esortando «a continuare una partecipazione attiva e capace di combattere insieme future sfide generazionali per la città».
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D’accordo: ma è la totale mancanza di impegno politico autoctono che manca al sud, facendolo essere una “dependance” di Roma in su… Se i giovani meridionali riuscissero ad estrinsecare i loro sforzi in tale direzione, molti problemi sarebbero risolti.