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Lezioni al freddo e uscita anticipata, i disagi del ritorno a scuola dopo la neve. Le immagini

La Redazione
L'ingresso dell'Oriani
Molte le assenze registrate tra gli alunni, soprattutto fra i più piccoli. Frattura al polso per un docente scivolato sul ghiaccio
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Riprende tra le difficoltà l’attività didattica. Tanti i disagi avvertiti dalla popolazione scolastica sia per quel che riguarda il freddo avvertito nelle aule e nei corridoi, sia per la difficoltà di raggiungere gli istituti.

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Molte le assenze registrate tra gli alunni, soprattutto fra i più piccoli, ma anche tra i docenti.

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In due scuole, il liceo “Oriani” e l’Itset “Tannoia”, le dirigenti hanno disposto l’uscita anticipata degli alunni preoccupandosi anche di darne comunicazione a tutti i genitori. La situazione all’Oriani pare essersi stabilizzata a seguito degli interventi tecnici richiesti ed ottenuti. Ma, vista la necessità di riscaldare gli ambienti, domani gli alunni entreranno a scuola alle 9.

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Danni alle tubature causati dal gelo di questi giorni si sono registrati anche all’istituto professionale “Tandoi”.

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Meno problematica – almeno dal punto di vista delle temperature — la situazione registrata al liceo artistico “Federico II stupor mundi”.

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Problemi anche per i docenti: chi risiede fuori Corato ha avuto difficoltà a raggiungere il proprio posto di lavoro; un insegnante coratino è invece finito al pronto soccorso con una frattura al polso dopo essere caduto a causa del ghiaccio mentre andava a scuola. 

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Sui social tante le lamentele dei genitori, soprattutto per gli alunni degli istituti comprensivi. Quasi tutti hanno fatto lezione senza aver tolto giacche, sciarpe e cappellini. Qualche classe ha cercato di limitare i disagi utilizzando delle piccole stufe elettriche.

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Al “Fornelli” gli ambienti sono risultati freddi sebbene l’impianto di riscaldamento fosse stato acceso da ieri mattina, ma i pochi bambini presenti sono usciti alle 11 a causa di un’assemblea sindacale interna già programmata.

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Sebbene le dirigenti dei comprensivi "Battisti-Giovanni XXIII" e "Cifarelli-Santarella" abbiano risposto alla nostra redazione che gli impianti erano stati controllati ieri e accesi stamattina (nel primo caso) e "mai spenti" (e nel secondo caso), gli ambienti – stando a quanto testimoniato da alcuni genitori – sono risultati comunque freddi con i radiatori tiepidi. Un guasto all'impianto non attribuibile alla neve è invece stato riscontrato alla "Giovanni XXIII".

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«I tecnici del Comune sono intervenuti per tempo e hanno fatto il possibile per limitare i disagi» ha precisato la dirigente del comprensivo "Imbriani-Piccarreta", Maria Luisa Faretra. «Nei due giorni di chiusura della scuola a causa della neve, gli impianti sono stati controllati e poi accesi per tutta la notte scorsa. A parte questo, dopo quindici giorni di chiusura è abbastanza normale trovare ambienti un po' più freddi».

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mercoledì 11 Gennaio 2017

(modifica il 23 Luglio 2022, 17:40)

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De Laurentis Maria Pia
De Laurentis Maria Pia
7 anni fa

Non bisognava certo essere degli indovini per prevedere uno scenario del genere, al contrario si sarebbero potuti evitare tutti questi disagi usando un minimo di buon senso.

Sara
Sara
7 anni fa

Quella della scuola Luisa Piccarreta era una situazione normale!!!! Assurdo termosifoni alle 8 spenti in alcune classi perdevano persino acqua.Bambini di sei anni con giubbotti sciarpe e cappelli a far lezione…questa è normalità?

luca
luca
7 anni fa

Stamattina gli alunni del liceo classico Oriani hanno svolto le lezoni in un clima di assurda rigidità a causa del malfunzionamento degli impianti di riscaldamento dovute alle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni. Secondo il parere mio e dei più, la riapertura delle scuole non doveva essere effettuata senza che il sindaco non si fosse prima accertato che gli impianti fuonzionassero regolarmente, così come negli altri istituti del paese. Inoltre la presidenza o i collaboratori dovevano anch’essi preoccuparsi di verificare le condizioni dell’impianto tempo prima e denunciare il mal funzionamento a chi di dovere. No, posticipare l’entrata, domani, non servirà a far svanire il gelo penetrato che persisterà ancora!

vittorio del vecchio
vittorio del vecchio
7 anni fa

Si poteva evitare di mandare gli alunni oggi 11/01/2017 quando le strade secondarie sono ancora impraticabli, con molto ghiaccio e la situazione si presenta anche peggiore per la giornata di domani 12/01/2017 perchè la neve che è scesa oggi è diventata ghiaccio viste le temperature molto rigide per cui di fatto creando ulteriore disagio..

Garibaldi
Garibaldi
7 anni fa

A tutte le mamme. Perché avete mandato vostri figli a scuola? Perché nessuno ha il coraggio di parlare , avete portato le stufe a scuola e non portarvi i vostri figli a casa vostra. C’è scat facen

Cataldo ferrara
Cataldo ferrara
7 anni fa

Capisco il freddo, i giubbotti e le scarpe, ma mi domando e vi chiedo, se non ci fosse stata la neve è il rientro a scuola sarebbe stato regolarmente lunedì 09/01/2017 e comunque il riscaldamento non avessi funzionato, la colpa di chi sarebbe stato? Pertanto, pur dando tutta la mia solidarietà ai bambini e ai ragazzi delle scuole superiori, credo tuttavia che i dirigenti soprattutto, e i loro più stretti collaboratori (bidelli, capi segreteria e collaboratori vari) dovrebbero agire (anche se in giornata festiva) e verificare che gli impianti fossero tutti funzionanti. Precisione per dovere di cronaca, che il sindaco (almeno così ha scritto) e ne sono certo che l’ho abbia fatto conoscendolo, prima di dare l’ok all’apertura delle scuole ha avuto conferma chiedo potesse fare dagli organi competenti. Ok? Buon inizio delle scuole.

Maria pia de laurentis
Maria pia de laurentis
7 anni fa

Troppo comodo dare tutta la responsabilità ai dirigenti e alle scuole che pure hanno lavorato nei giorni precedenti per evitare i disagi: tutti devono prendersi le proprie responsabilità