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Lo striscione dei commercianti: «Piazza Di Vagno abbandonata». Videointervista

La Redazione
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Piazza Di Vagno «abbandonata»
Giuseppe Ventura - titolare dello storico negozio di ortofrutta che ha fatto la storia di piazza Di Vagno - spiega il senso dello striscione nel quale compare la frase "piazza abbandonata" accanto a delle immagini d'epoca
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«Ci sentiamo abbandonati, così come lo è la piazza». Non riescono a trovare un altro modo per definirsi i commercianti di piazza Di Vagno e via Roma. Tanto da scriverlo su uno striscione di protesta affisso su un balcone.

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Quella di domani sarà la mattina più cara alla tradizione della piazza e per questo si fa ancora più forte il dispiacere che nasce dal vederla priva della vivacità di un tempo.

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Nella videointervista che vi proponiamo, Giuseppe Ventura – titolare dello storico negozio di ortofrutta che ha fatto la storia di piazza Di Vagno – spiega il senso dello striscione nel quale compare la frase “piazza abbandonata” accanto a delle immagini d’epoca (che vi proponiamo nella galleria fotografica)

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Per Ventura la tradizione «è morta», ma c’è tutta la disponibilità dei commercianti di attivarsi per ridarle vita.

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Della stessa idea anche Michele De Lucia, l’unico pescivendolo nella zona: «continuiamo ad aprire all’alba solo per rispetto dei nostri clienti che ci seguono da anni. Di fatto è venuto meno lo spirito di una volta, di quando i banconi allestiti erano uno spettacolo che meravigliava grandi e piccini».

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Claudio Craca del locale "Prima fila" aggiunge: «speravamo che l’amministrazione ci traghettasse fino al completamento dei lavori invece non è così, ci ha abbandonati. Per il secondo anno Natale non sarà d’aiuto alle nostre casse: al cantiere si aggiungono i limiti di orario imposti dalla zona a traffico limitato che impediscono ai clienti di raggiungerci in auto dopo le 20».

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A creare malcontento in alcuni di loro anche la questione Tari: le attività di piazza Di Vagno sono state esentata dalla tassa sui rifiuti, ma questo non è accaduto per chi ha il negozio su via Roma. «Se almeno avessero concesso la stessa cosa a tutti noi del centro storico – commenta Felice Sciscioli, anche'gli titolare di un negozio di ortofrutta all'angolo con piazza di Vagno – oggi potremmo dire di aver avuto un minimo di aiuto dal Comune. Ma così non è».

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venerdì 23 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 19:00)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Molto fatalismo e rassegnazione fra gli intervistati, caratteristiche purtroppo di casa al sud. E’ questo il motivo per il quale non avremo mai una proposta politica innovativa che parta da qui o un personaggio di spicco, da Roma in giù. Aldo Moro si è trovato in un periodo favorevole, protetto da un partito “carro armato” quale la DC: ora uno che usava lo stuzzicadenti spuntato per duellare, sarebbe stato travolto dalla micidialità della politica di oggi. Il Natale? E’ morto con la fine delle tradizioni, del dialogo in famiglia (grazie alla televisione), del rispetto dei ruoli all’interno della stessa.

disco disco
disco disco
7 anni fa

Aumentando i pub e locali si sono raggiunte 2 cose: lo spaccio tra i ragazzini e la perdita di una attrazione culturale secolare. Non ce ne veniamo con cartelloni chilometrici su eventucci o attività troppo difficili da accostare alla semplicità del Natale.

francesco
francesco
7 anni fa

Ma come! Il Sindaco ha tanto rispetto per la città e i suoi cittadini. Il programma politico di questa Amministrazione è rispettato punto punto a cominciare dalle: strade impraticabili, degrado, piazze senza manutenzione, lavori pubblici bloccati (piazza Di Vagno è un esempio, per non citare Piazza XI Febbraio) viabilità, semafori inutili (vedi via Gravina) e tanto altro ancora; Complici i suoi fedelissimi di maggioranza e l’inutile opposizione compreso movimenti e società civile. Alle prossime amministrative rivotateli. Sarete più fortunati. #massimononvede

Angela  Mazzilli  Ventura
Angela Mazzilli Ventura
7 anni fa

Conosco molto bene quella zona di Corato, essendo vissuta proprio lì parte della mia vita ; ricordi unici, irripetibili, e che non torneranno più. Alcuni legati anche alla notte tra il 23/24 dicembre. Musiche, odori, calore, tradizioni. Ora piazza Di Vagno , cuore e anima di Corato è un ritrovo per chi vuole trovare con particolare facilità una canna, bere una birra (lasciando la bottiglia a terra magari) , o per andare per andar a far pipì ad un portone di FORTUNATO residente di quella zona , inerme. Tristemente confermo : l’amministrazione sta facendo davvero poco , lo vedo coi miei occhi , purtroppo . Il cantiere è fermo da TANTO tempo , basta guardare . Solidarietà TOTALE ai commercianti e ai residenti di piazza Di Vagno . Angela Mazzilli Ventura – Corato .