Attualità

Come imparano i bambini? Le dinamiche del processo di apprendimento

La Redazione
Giacomo Martielli
Domani a "Vivere In" ne parlerà Giacomo Martielli, già docente di psicologia dello sviluppo dell'Università degli Studi di Bari
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Domani, sabato 10 dicembre, si terrà il terzo incontro organizzato da Vivere in sul tema "Le dinamiche del processo di apprendimento". L’appuntamento è dalle ore 17.30 alle 19.30 al Cenacolo che si trova in via Giappone, 40.
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nL'iniziativa, patrocinata dal Comune di Corato con gli assessorati alla pubblica istruzione e ai servizi sociali, fa parte di un percorso di riflessione, confronto, laboratorio sulle dinamiche educative che affrontano quotidianamente genitori ed educatori. L’incontro precedente dal titolo "Costruire e consolidare il proprio ruolo educativo" ha tracciato lo sfondo dell'intero programma formativo.

nIl relatore sarà Giacomo Martielli, già docente di psicologia dello sviluppo dell'Università degli Studi di Bari.  I laboratori saranno a cura dei docenti Stefania Calefato, Maria Antonietta Griseta e Raffaele Tricarico.

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Per insegnanti ed educatori sarà possibile richiedere attestato relativo all'incontro. Al termine dell'intero percorso verrà rilasciata apposita documentazione di riepilogo utile per la formazione.

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venerdì 9 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 20:18)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Sono cambiati i punti generali di riferimento educativi: per secoli, fino a quando, cioè, ha tenuto duro il concetto di “tradizione”, i pilastri di tale compito sono stati la famiglia e la scuola. Lo scossone è avvenuto con l’avvento della televisione, divenuto gradualmente il primo mezzo di formazione sociale: ruolo positivo, all’inizio, dato che la sua nascita ha coinciso con una situazione idilliaca della società, e la tv ne era lo specchio; negativo dopo, con una nefasta influenza vicendevole tra società e televisione stessa. Le informazioni sul comportamento non adamantino dei politici, che derivavano dalla tv, ha posizionato poi al primo posto “educativo” “l’esempio dall’alto”. Quindi: esempio, tv, scuola (che fa quello che può). La famiglia, eccezion fatte, divenuta puro soggetto logistico, è del tutto sparita dall’elenco, dato che è insieme vittima e carnefice della società.

salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Continuo il concetto. Ma perché “vittima” e “carnefice” insieme? Nel primo caso i genitori, spesso entrambi impegnati col lavoro, si fanno trasportare inconsapevolmente dalla corrente dei nuovi sistemi educativi, fondati specialmente sull’eccessiva tolleranza e sul pigro e comodo allineamento agli stessi. Nel secondo caso i genitori, rendendosi complici dei figli o trascurando alquanto la loro educazione, fanno scivolare la famiglia in un pericoloso e profondo vortice, adeguato sì ai ritmi “agonistici” attuali, ma non confacente ai principi basilari del vivere in società.