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“Lo scrigno delle donne” è diventato un libro, domenica il debutto

La Redazione
«Affido a Coraton la mia voglia di gridare». Le immagini di un nuovo “Scrigno” che si apre
Alle 18.30 il volume farà il suo primo debutto ufficiale nella sala verde del Comune. Ad organizzare la presentazione è l'associazione "La Banda" in collaborazione con la libreria Ambarabacicicocò
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A volte i sogni diventano realtà. Così è stato per “Lo scrigno delle donne”: come avevamo annunciato quasi un anno fa, le pagine delle donne raccolte nelle librerie – magari scritte a matita o sporche di farina – sono diventate un libro.

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Domenica alle 18.30, il volume farà il suo primo debutto ufficiale in pubblico, nella sala verde del Comune. Ad organizzare la presentazione è l’associazione “La Banda” che da 12 anni affida alla città il sogno di “Coraton” in collaborazione con la libreria Ambarabacicicocò.

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Nella scorsa edizione della maratona di beneficenza che mette l’arte a servizio di chi ha più bisogno, “La Banda” ha teso la mano a Tina Rutigliano e al suo “Scrigno” per incontrare donne coratine meno abituate a leggere e scrivere. Ne sono nate pagine capaci di muovere le corde dell’anima, riconsegnate alla città nella sede della Caritas ma anche sul palco del teatro comunale. 

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«Affido a Coraton la mia voglia di gridare» scriveva una delle donne dello Scrigno. «Speriamo di incontrare ancora una volta la sensibilità dei cittadini e delle associazioni – commenta Dino Patruno, presidente de “La Banda” – perché abbiamo sperimentato in prima persona la bontà e l’utilità dello “Scrigno”».

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Il libro
n«È nato nelle librerie, grazie all’entusiasmo dei librai che hanno aperto le porte allo Scrigno – scrive l’editore di Giazira Scritture, Cristiano Marti – Una scatola che è stata accolta in dieci librerie italiane, pronte a ricevere la voce delle donne: lettere, pagine di diario, racconti, poesie, paure e aspirazioni. Un anno di raccolta e letture pubbliche dalle quali è nato questo libro, vero e proprio viaggio nella quotidianità al femminile.

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Un’opera che stupisce per la genuinità del contenuto, sorprendente per le verità che custodisce. Non c’è un indice, non ci sono sequenze tematiche. Perché la vita va così: passa fra giornate piene di gioia e altre rovinate dalla rabbia; momenti di ricordi belli e altri che vorremmo rimuovere».

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venerdì 9 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 20:18)

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