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Ron in città per la decima “Festa della Solidarietà”

La Redazione
Ron
Sabato 10 dicembre, alle 21, nella sala ricevimenti Corte Bracco dei Germani
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Sarà Rosalino Cellamare, in arte Ron, uno dei cantanti più amati da varie generazioni, il protagonista della decima edizione della “Festa della Solidarietà” organizzata dall’associazione sociale Rinnovamento Corato, in collaborazione con la società della Virtus Corato.

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L’appuntamento è fissato per sabato 10 dicembre alle 21, come sempre nella sala ricevimenti Corte Bracco dei Germani.

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«Sono passati dieci anni – spiega Maurizio Vernice presidente dell’associazione Rinnovamento Corato – da quando abbiamo iniziato questo splendido percorso a favore di varie associazioni che, sul campo e in prima linea, fanno volontariato per i diversamente abili e nel mondo del sociale.

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La scelta di fare questa manifestazione prima di Natale e anche un modo per ringraziare in maniera tangibile chi opera in questi settori. Lo scopo unico e solo che perseguiamo da sempre, è quello di una raccolta fondi per chi opera a difesa dei più deboli.

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Quest’anno l’intero ricavato sarà devoluto alla Komen Italia del prof. Vincenzo Lattanzio che si occupa della prevenzione senologica e all’associazione Insieme per la Vita di Corato, presidente Luigi Lonardelli, che con l’aiuto molto concreto di un imprenditore agricolo coratino, Riccardo Tatoli, ha messo gratuitamente a disposizione di un gruppo di ragazzi disabili, un appezzamento di terreno coltivato in maniera totalmente biologica».

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Il concerto di Ron, alla sua ultima data dell’anno dopo quasi cinquanta esibizioni dal vivo, ripercorrerà tuta la sua carriera.

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«Quando abbiamo chiesto a Ron di ritornare sul palco di Corte Bracco – continua Maurizio Vernice – non ha avuto esitazioni anche perché lui stesso toccò con mano la bontà del nostro progetto, riuscendo ad interagire con i ragazzi presenti e facendo diventare il suo concerto un vero e proprio happening ad una voce sola.

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Per noi questo momento rappresenta l’ideale interazione fra due mondi che non devono essere trattati in maniera disuguale. Devono interagire per giungere all’inserimento dei ragazzi più sfortunati nel mondo del lavoro, senza dimenticare quei momenti di svago che la musica riesce a dare, senza alcuna distinzione».

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giovedì 8 Dicembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 20:18)

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