Attualità

Occhi aperti sul bullismo a scuola, un incontro per capire che fare

La Redazione
Un convegno su bullismo
L'associazione di promozione sociale "Batti 5" offre «un'occasione di riflessione su un fenomeno tanto attuale quanto preoccupante che riguarda un numero sempre in aumento di bambini e adolescenti»
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Si torna a parlare di bullismo. Ad occuparsene è l’associazione di promozione sociale “Batti 5”, per offrire un’occasione «di riflessione su un fenomeno tanto attuale quanto preoccupante, che riguarda un numero sempre in aumento di bambini e adolescenti».

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Tra i principi ispiratori dell’associazione, attiva da un anno sul territorio di Corato, vi sono la divulgazione, la prevenzione e l’informazione su tematiche educative e sociali. Una di queste è il bullismo, un fenomeno in crescente espansione, aggravato negli ultimi tempi anche dall’uso – spesso non corretto e superficiale – dei mezzi di comunicazione di massa.

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Obiettivo della conferenza è quello di analizzare il fenomeno da molteplici punti di vista, al fine di offrire a genitori, insegnanti ed educatori strumenti utili all’identificazione degli attori, al riconoscimento dei segnali e indicazione di strategie di intervento.

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Grazie al contributo di professionisti verranno analizzati gli aspetti psicologici e giuridici del fenomeno, le figure del bullo e della vittima, nonché degli altri soggetti coinvolti. Interverrà in collegamento telefonico un referente del “Telefono Azzurro” e infine sarà presentato un progetto da realizzare nelle scuole medie del territorio.

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Il convegno “Bullismo a scuola: che fare?”, patrocinato dal Comune di Corato e dall’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, è gratuito e si terrà presso la biblioteca comunale il 30 novembre a partire dalle 15.30.

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L'intero incontro sarà moderato dalla psicologa Nunzia Perrone.

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Il programma

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Ore 15.30 – 16.00: registrazione partecipanti e apertura dei lavori. (M. Bucci, presidente Ass. “Batti 5”)

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Saluti delle autorità. (M. Zezza, assessore alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili)

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Il bullismo e gli attori coinvolti in esso: aspetti psicologici del fenomeno. (A. Caldarola, psicologa)

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Il bullismo: analisi e interventi nell’ottica della psicologia sociale. (C. Serino, docente di psicologia sociale di Comunità Università degli Studi di Bari)

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I profili giuridici del bullismo e del cyber-bullismo: violazioni di legge, responsabilità e forme di tutela. (Krizia Zinetti)

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Il Telefono Azzurro: Bullismo e cyber-bullismo l’impegno quotidiano nei progetti di prevenzione ed emergenza. (In Collegamento Skype: G. Salerno – Referente Settore Educazione – S.O.S Il Telefono Azzurro Onlus- Centro Territoriale Firenze)

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Strumenti di intervento. Presentazione di un progetto di ricerca da effettuare nelle scuole di Corato. (A. Cusanno, psicologa)

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lunedì 28 Novembre 2016

(modifica il 23 Luglio 2022, 21:06)

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salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
7 anni fa

Ma sul “perché” della nascita delle varie forme di aberrazione sociale, non si dice alcunché. Allora si noterebbe il solco che esiste tra la società e tra chi ne ha, a livello politico, la gestione: una società ormai solo da curare, dato che non le sono stati inoculati gli anticorpi per combattere tali molteplici deviazioni. La fine del culto della “tradizione” (dopo il ’68, anno in cui i figli hanno preso il sopravvento sui genitori), agevolata dalla televisione (specie nel momento “sacro” del pranzo e della cena), dai marchingegni elettronici, dai telefonini e dalla debolezza (o dalla complicità negativa) dei genitori stessi nel voler difendere tale concetto di “tradizione”, pena, in caso contrario, il sentirsi inadeguatamente “superati dagli eventi”, ha permesso il distacco educativo sia in casa che a scuola. Ecco la vera causa: non si educa più in modo ottimale.