Mimmo Lorusso del Centro di studi e didattica ambientale "Terrae" e Girolamo Aliberti dell’Archeoclub questa mattina sono riusciti a scattare le fotografie della gallery che pubblichiamo mostrando ai coratini il volto nascosto della città.
«Si tratta di cunicoli scavati nella roccia e intonacati, probabilmente risalenti al periodo fascista. In soli duecento metri – ha spiegato Lorusso nell'intervista di questa mattina – abbiamo trovato numerose intersezioni e acqua pluviale, due elementi che rendono molto interessante la ricerca. Abbiamo potuto camminare stando in piedi, ma in alcuni tratti abbiamo dovuto procedere strisciando».