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Ecco come sarà la nuova scuola Giovanni XXIII. Le immagini in anteprima

Marianna Lotito
Marianna Lotito
Ecco come sarà la nuova scuola Giovanni XXIII. Le immagini in anteprima
Il via libera al progetto esecutivo è arrivato il 30 novembre scorso dalla Giunta Mazzilli dopo una serie di modifiche derivate dai nuovi parametri imposti dalla legge
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Il 2016 sarà l’anno in cui – si spera – Corato potrà assistere alla posa della prima pietra per la costruzione della nuova scuola Giovanni XXIII. Il primo progetto è pronto dalla fine del mese di dicembre del 2010, fu approvato dall’allora sindaco Luigi Perrone e dal suo consiglio comunale. Il via libera al progetto esecutivo è arrivato il 30 novembre scorso dalla Giunta Mazzilli dopo una serie di modifiche derivate dai nuovi parametri imposti dalla legge.

L’opera costerà in tutto oltre 9,260 milioni di euro e potrà accogliere una popolazione scolastica composta da 520 alunni e cento insegnanti.

Per capire come sarà il nuovo edificio ci siamo rivolti al dirigente dei lavori pubblici, l’ingegnere Giuseppe Amorese. A lui è spettato occuparsi della fase progettuale. In virtù dell’imminente pensionamento di Amorese, il responsabile unico del procedimento sarà l’ingegnere Colaianni. A firmare l’opera in qualità di coordinatore del gruppo di progettazione resta invece l’architetto gravinese Vincenzo Loglisci. Numerosi i progettisti: gli architetti Michele De Lucchi, Maurantonio La Notte, Gianpaolo Bianco, Antonio De Palma, gli ingegneri Gianbattista La Notte, Maria Teresa La Notte, Alfonso Rossignoli e la geologa Elena Larghezza

Come sarà la nuova scuola.
Sorgerà tra via Quasimodo e via Lago Baione, nelle immediate vicinanze del liceo artistico “Federico II Stupor mundi” e porrà fine ad uno dei problemi che da tempo affannano gli operatori della scuola ma anche i politici: sarà possibile restituire alla sua destinazione originaria l’attuale sede della Giovanni XXIII, una scuola dell’infanzia oggi adibita a scuola media.

Tutti i corpi di fabbrica realizzeranno una corte interna che in corrispondenza dei lati più corti avrà la palestra e l’auditorium. La corte potrà essere vissuta come giardino, con i camminamenti e le aiuole, sarà ottimale per i momenti di intervallo. Una concezione molto simile alle ville romane, ai conventi e alle scuole inglesi.

L’auditorium avrà invece il palco rialzato e le gradinate per il pubblico, si potranno accogliere oltre 350 persone. Oltre alla biblioteca sono stati progettati anche numerosi laboratori: informatica, linguistico, musicale, artistico, tecnico-scientifico.

All’esterno i pilasti saranno in legno, un effetto “palafitta”: saranno elementi utili a mantenere la copertura ma anche ornamentali e in linea con il contesto in cui sorgerà l’edificio.

Cosa manca per la posa della prima pietra. 
Deve essere indetta la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. Affinché questo possa essere fatto sono necessari altri passaggi intermedi. Per prima cosa che il Comune riceva l’accredito materiale della somma richiesta alla Banca d’Italia tramite mutuo.

Ottenuto il denaro sul proprio conto, il Comune dovrà avviare la procedura con il Soggetto aggregatore istituito dalla Regione Puglia a partire dal 1 novembre. Una difficoltà enorme per cui i consigli comunali di tutta la Regione stanno proponendo degli emendamenti per ottenere una proroga visto il numero incredibile di gare che il Soggetto dovrebbe gestire.

«Se avessimo potuto gestire gli appalti così come abbiamo fatto fin ora, una volta arrivato l’accredito del mutuo, sarebbero bastati 60 giorni per fare la gara» commenta Amorese.

Intanto il Comune ha compiuto un passo in avanti: ha deciso di consorziarsi con i Comuni dell'Ato (Ruvo, Terlizzi, Bitonto e Molfetta) per la procedura del soggetto aggregatore. 

mercoledì 20 Gennaio 2016

(modifica il 24 Luglio 2022, 18:05)

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Fiorenzo Spina
Fiorenzo Spina
8 anni fa

sappiamo bene come sono state gestite le cose finora

Maria Clemente
Maria Clemente
8 anni fa

Mi complimento per il magnifico progetto, una struttura scolastica pubblica ben fatta è senz’altro un grande vantaggio per l’intera comunità di Corato. Mi dispiace, però, che si sia scelto di dare una notizia di tale portata proprio in concomitanza con le iscrizioni all’anno scolastico 2016/17. Sarebbe stato opportuno scegliere un periodo in cui questa notizia non rappresentasse un “vantaggio” per una istituzione scolastica rispetto alle altre.

corvo rosso
corvo rosso
8 anni fa

Il progetto della Scuola è vecchio e inadeguato: sono passati cinquanta anni dalla istituzione della “Nuova Scuola Media” e dalle norme tecniche per la redazione dei progetti ma sembra che i contenuti qualitativi e didattici degli “Spazi per la Istruzione” siano del tutto sconosciuti a Tecnici , ad Amministratori , a Responsabili delle Istituzioni Scolastiche. Il progetto ripropone lo schema antico “corridoio-aula” ponendo una lunga sequenza di spazi didattici fissi e rigidi (le aule) in relazione di semplice accostamento lungo un percorso di transito: in questo modo non è possibile articolare una didattica attiva e di gruppo nè è possibile dar luogo a collegamenti che fungano da connettivo e che ospitino attività libere ed extra curricolari di ricerca. E’ quindi la didattica passiva dei conventi e delle caserme riadattati. Ancora una occasione sprecata all’ insegna della inefficienza.

corvo rosso
corvo rosso
8 anni fa

(II). La Corte Interna ( il cosiddetto “Giardino”) ha una superficie di circa 380 metri quadrati (m.15,00 per 25,00) : questi sono appena sufficienti a fornire aria e luce agli ambienti che vi si affacciano. Bisognerà decidere se dovranno ospitare delle piante o delle persone (poche peraltro). Fare riferimento all’ impluvium della casa romana o ai chiostri monastici o ai colleges inglesi è come accostare , dimensionalmente , il soggiorno di una casa economica alla sala dello studio del Presidente del Quirinale, alla sala delle Udienze in Vaticano: in ogni caso quei tre tipi di spazio racchiuso non hanno alcuna pertinenza con la corte della nuova scuola. Non si capisce poi quale compatibilità con il contesto abbiano i pilastri in legno con “effetto palafitta”.

corvo rosso
corvo rosso
8 anni fa

(III). Infine sarebbe opportuno , oltrchè necessario, che le Parole fossero strettamente correlate alle Cose. Solo così infatti è possibile costruire una se pur approssimativa Conoscenza. In mancnza di questa correlazione si corre il rischio di rivestire di riferimenti colti (la casa romana, il monastero, il college) una realtà lontanissima da quelli e, in verità, piuttosto squallida.