Attualità

Le palme di Corso Mazzini e di Piazza Cavallotti

Salvatore Vernice
«Sino al 1956 erano quelle le piante collocate sulla principale strada cittadina» dice De Vanna.
15 commenti 2397

Tra le polemiche, a favore o contro la sostituzione degli alberi di pino su Corso Mazzini con altrettante palme, qualcuno si fa avanti parlando di un ritorno all’antico. 
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rnE’ Giuseppe De Vanna che, confortato anche da alcune foto d’epoca, ricorda come era Corso Mazzini un tempo.
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rnDe Vanna, in un passato non molto lontano, ha rivestito per conto del suo partito, il P.C.I. (Partito Comunista Italiano) l’incarico di assessore comunale, quindi un cittadino che ha dalla sua una partecipazione attiva nella vita amministrativa della città.
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rn«Secondo me ha fatto bene il Sindaco a riportare le palme su Corso Mazzini – dice De Vanna – perché sino al 1956 erano quelle le piante collocate sulla principale strada cittadina. Ricordo molto bene e le foto in mio possesso lo dimostrano, che le palme iniziavano sin davanti alla statua di Cavallotti, anzi lì erano molto più numerose ed erano recintate da una inferriata che è rimasta sino al 1936.
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rnPoi arrivò la guerra italo-etiopica con le conseguenti sanzioni economiche decise dalla Società delle Nazioni e in Italia divenne, diciamo, obbligatorio dare “l’oro e il ferro alla patria”. Così anche quella bella inferriata che cingeva piazza Cavallotti fu demolita è “regalata” allo stato, ma le palme rimasero ancora per venti anni.
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rnInfatti
– prosegue De Vanna – nei primi mesi del 1956, non ricordo se era gennaio o febbraio, tutta l’Italia subì una grande ondata di gelo e Corato ne fu colpita con una massiccia nevicata che gelò quasi tutti gli alberi presenti sul territorio, palme comprese».
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rnUn racconto che De Vanna ha fatto anche con lo scopo di chiedere al Sindaco un ulteriore sforzo.
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rn«Dopo aver rimesso le palme, sarebbe bello riportare il nostro Corso Mazzini, così come era un tempo. Ciò è quello che io chiedo magari aggiungendo a quelle palme anche il riposizionamento, totale o parziale, dell’inferriata in Piazza Cavallotti per far sì che questa volta sia lo Stato, attraverso il Comune, a restituire ai cittadini di Corato il “ferro della patria”»

mercoledì 17 Ottobre 2007

(modifica il 13 Luglio 2022, 18:40)

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nickfly
nickfly
16 anni fa

Grazie, ma le palme venivano posizionate 100 o 50 anni fa per una cultura diversa da quella attuale…magari avere una pianta esotica in città all’epoca era di moda e tutti bene o male vi si adeguavano…oggi le cose non stanno così…non siamo una città tropicale….e cmq quest’articolo mi sembra un bell’esempio di voler giustificare per forza qualcosa che non andava fatto o almeno discusso prima.

MicroBit
MicroBit
16 anni fa

Quando di deve giustificare un errore si fanno anche rinascere i morti e si parla di “guerra fredda” e di guerre puniche. Un pizzico di umiltà nel dire abbiamo sbagliato no… vero? Anche tra mille anni magari metteranno pini di plastica o palme psichedeliche. Ma noi viviamo adesso, ed il contesto paesaggistico del Corso era ben cristallizzato con piante autoctone.Vernice, il gira rigira non cambierà molto. E poi dove è l’autorizzazione??????????????????? De Vanna l’ha vista?

pontiac
pontiac
16 anni fa

C SIT PSAND accamm la min a min la gatt cad semb d ciamb
attenzione stanno tagliando un albero in AMAZZONIA correte Coratini

angyesav
angyesav
16 anni fa

credo che su questa storia si stia polemizzando troppo. Non è un albero rispetto ad un’altro che attribuisce grazia ad un paese. Corato è bellissima a prescindere dagli alberi che adornano il corso cittadino.

MicroBit
MicroBit
16 anni fa

Pontiac i tuoi commenti sono sempre fuori luogo e colorati.

alba
alba
16 anni fa

sono d’accordo con angyesav troppe polemiche ringraziamo invece per ciò che si sta facendo per Corato…guardiamo al rifacimento dei marciapiedi…e al fatto che Corato è tornata a rivivere…io ringrazio tutta l’amministrazione comunale.

phemt
phemt
16 anni fa

Che mentalità retrò!
E si, guardiamoci sempre indietro….
Che ne direste di riportare in auge anche il calesse?
Tanto, non inquina….

terronedoc
terronedoc
16 anni fa

siamo al top! se fai qualcosa tirano pietre… se non fai qualcosa tirano pietre… se rendi la città più bella tirano pietre… se la abbandoni tirano pietre… nessuno però ha detto che i rami degli alberi di corso mazzini stavano venendo giu con il rischio di rimanerci secco qualcuno? e non è questione di curarle… nessuno ha notato che a colpo d’occhio piazza c. battisti sembra + grande (su teleregione con la banda dei CC la piazza sembrava enorme colpa del colpo d’occhio!!!)

_shipoopy_
_shipoopy_
16 anni fa

Secondo me, sono le persone come voi a creare monotonia paesaggistica nelle città. O un albero o un altro ma che vi cambia???? Anzi è bello assistere alle traformazioni della propria città! E devo ammettere che sono una serie di trasformazioni molto piacevoli! E poi cercate di pensare alle cose serie invece di criticare sempre

MicroBit
MicroBit
16 anni fa

Non confondiamo in modo semplicistico le cose. Stiamo parlando dell’albero di piazza Cesare Battisti. Quando si fanno determinate scelte, di interesse collettivo, non è come decidere di mettere le piante di pomodori o di peperoni nel giardino di casa. Un minimo di concertazione ci vuole.

STEFANIA39
STEFANIA39
16 anni fa

mi senbra una polemica inutile.L’importante che l’albero di pino sia stato sostituito con un altro albero.

gauguin
gauguin
16 anni fa

Un giorno i nostri figli potranno raccontare: c’era una volta un sindaco della nostra città che aveva anche un soprannome che vi piace “micky mouse” che per essere ricordato nella storia, rivoluzionò tutta Corato.
trasferì il mercato,piantò le palme verso il cimitero,sdradicò pini secolari e vi piantò palme, fece tutti i marciappiedi del centro storico….

air63
air63
16 anni fa

A TUTTI QUELLI CHE HANNO SEMPRE DA CRITICARE , TUTTO E COMUNQUE……………….:ANDATE A LAVORARE!!!!!!!! ahahahha

MicroBit
MicroBit
16 anni fa

Vedo che “argomentarsi” è sempre più difficile con determinati interlocutori, che dimostrano la loro pochezza in commenti fuori luogo senza affondare le loro ragioni nei fatti. Potremmo parlare di tutto, a favore o contro, di bello e di brutto, ma se i “commenti” sono come quelli di Pontiac oppure di air63 lasciamo perdere. Le critiche servono a vedere gli errori e i commenti partecipati e sensati aiutano a capire se effettivamente di errori si tratti.

stella30
stella30
16 anni fa

….ma cosa importa oggi che 50 anni fa c’erano palme?
il punto focale è che da 50 anni a questa parte ci sono pini e sono belli. Che motivo c’è oggi di abbatterli e sostituirli con palme ???? alla faccia dell’estetica !!!
e poi chi è questo professore che ha avuto la grande intuizione?
Comunque non è difficile da capire, è assurdo che non siate tutti uniti nel tutelare, non solo dal punto di vista estetico, lo stato preesistente ormai consolidatosi da oltre 50 anni !!