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Al Museo si rilegge “Il diario del pastore”

La Redazione
Il Museo
Il Museo diventa un laboratorio: una struttura dinamica ed un punto di riferimento per l'elaborazione della cultura del passato, attraverso attività espositive, divulgative e didattiche
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Dopo “Fischi e belati”, l’esperienza positiva vissuta dai piccoli utenti del Museo (3, 4 e 5 anni) per realizzazione un libro in tessuto ispirato al mondo agropastorale e ai personagggi delle favole di Esopo, è giunto il momento di raccontare la cura del gregge, la transumanza, gli incontri con i lupi, la preparazione del formaggio, la gastronomia dei pastori.

È quanto si farà il 25 febbraio partendo dalla lettura della testimonianza avvincente di un pastore e dall’osservazione delle collezioni private legate al mondo contadino, agropastorale, artigianale e domestico esposte al Museo.

Seguirà un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli che consentirà l’approfondimento di un aspetto importante della quotidianità della vita all’interno di una Masseria dell’Alta Murgia: attraverso le diverse fasi della trasformazione, infatti, si assisterà alla realizzazione delle tipiche produzioni casearie che sono sempre state alimenti e risorse economiche importanti per la sopravvivenza delle masserie.

Per il 25 febbraio l’appuntamento con “Il diario del pastore” é alle 17.30 con un’attività a pagamento per bambini di età compresa tra 8 e 11 anni. L’iniziativa proposta è replicabile su richiesta e con tarigffe speciali per le scuole (dell’infanzia e primarie) per l’anno scolastico 2017/2018.

L’attività prevede il coinvolgimento diretto dei partecipanti. A curare l’attività, affiancato dalle operatrici di Sistema Museo, sarà il titolare di un’azienda agricola e agrituristica Coppa. Ubicata sull’Alta Murgia nelle vicinanze di Ruvo di Puglia, in località Castel di Coppa, l’azienda alleva bovini ed ovini, che forniscono carni, latte e formaggi freschi impiegati in cucina per le degustazioni della mensa. Il latte prodotto viene in parte conferito in esterno e in parte viene trasformato in azienda per la produzione di formaggi freschi: ricotta, scamorze, mozzarelle, caciotte.

Il Museo diventa quindi laboratorio: una struttura dinamica ed un punto di riferimento per l’elaborazione della cultura del passato, attraverso attività espositive, divulgative e didattiche.

mercoledì 21 Febbraio 2018

(modifica il 22 Luglio 2022, 18:56)

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